Decalogo

serio

“I Pellegrini della Francigena” è una libera associazione aperta a tutti senza nessuna preclusione ideologica, culturale e religiosa; non di meno essa nasce dall’esperienza dei cento pellegrini che in occasione del Giubileo del 2000 dal 1 al 16 giugno percorsero a piedi la Francigena da Lucca a Roma.

Per tutti, la motivazione principale fu quella di testimoniare valori di comune appartenenza culturale veicolando un messaggio di pace e di speranza, per molti, testimoniare il proprio credo religioso, la propria fede cattolica cristiana sulle orme degli antichi pellegrini.

I “cento” alla ricerca di tracce e testimonianze della Francigena con gli antichi ponti e i selciati medioevali, con le chiese ricche di messaggi, segni e simboli del pellegrinaggio, giunsero a Roma per gli adempimenti giubilari e per un itinerario di preghiera.

Ciò premesso, eppur ribadendo la laicità dell’associazione, si richiedono agli associanti il rispetto dei sentimenti religiosi che animano gran parte dei pellegrini e la più assoluta tolleranza verso ogni forma di esternazione degli stessi.

L’organizzazione dei pellegrinaggi richiede di volta in volta un grande sforzo di pianificazione e l’osservanza da parte degli associanti di regole comuni e di buon senso a salvaguardia della buona convivenza e della onorabilità e la sicurezza di tutti i partecipanti.

In particolare:

  1. Sii puntuale alla partenza di ogni tappa nel rispetto dei tuoi compagni di viaggio e della tabella di marcia pianificata.
  2. Procedi ad una andatura costante ragionevolmente scandita dall'organizzazione.
  3. Cammina sempre in gruppo per la tua sicurezza e quella degli altri in special modo sulle strade trafficate.
  4. Attieniti strettamente al percorso pianificato senza richiedere deviazioni o modifiche di sorta.
  5. Serviti senza indugio del pullman al seguito se per qualsiasi motivo non sei in grado di proseguire.
  6. Rispetta i gruppi di preghiera, se non partecipi, astieniti con doveroso silenzio oppure distanziati sufficientemente in modo di non disturbare il gruppo.
  7. Aiuta chi è in difficoltà fornendo, quando necessario, assistenza.
  8. Non lamentarti dei disagi e delle fatiche che si affrontano; quella del pellegrino è una categoria speciale e rappresentativa del camminare che richiede adattabilità e spirito di sacrificio.
  9. Rispetta, durante il cammino, l’ambiente e ciò che ti circonda, dando esempio di correttezza e compostezza in chi ti osserva.
  10. Collabora con l’organizzazione, all'arrivo di ogni tappa, per la sistemazione logistica offrendo la più ampia disponibilità ed adattabilità.

Decalogo

vero

“I Pellegrini della Francigena” è una libera associazione di matti aperta a tutti quelli che non hanno di meglio da fare e che nasce dalla pazzia di cento disperati che, in occasione del Giubileo del 2000 dal 1 al 16 giugno, se ne andarono a piedi per la Francigena da Lucca a Roma.

Per tutti, la motivazione principale fu quella di fuggire dalla propria moglie e/o dai propri mariti a seconda dei casi, per molti, vivere allo stato brado per 15 giorni mangiando molto e lavandosi poco, testimoniando che, volendo, si poteva ancora vivere come nel medioevo.

I “cento” alla ricerca di se stessi e non si sa di che cosa, giunsero a Roma dove allegramente si confusero tra la moltitudine locale (godereccia).

Ciò premesso, eppur ribadendo la assoluta anarchia ed il masochismo accentuato che animano gran parte dei pellegrini viene richiesta l’osservanza di regole comuni:

  1. Cerca di essere presente alla partenza di ogni tappa e soprattutto, se sei sveglio, non disturbare gli altri che dormono.
  2. Procedi in linea retta nonostante i bagordi della sera prima.
  3. Cammina sempre in gruppo almeno non ti perdi da solo.
  4. Attieniti strettamente al percorso pianificato dal “pazzo guida” Fra Bivio Me Perdo e non richiedere deviazioni per bar, ristoranti ed altro.
  5. Per impellenti necessità corporali, serviti senza indugio del pullman al seguito, altrimenti non si capisce per quale motivo lo abbiamo affittato visto che è sempre vuoto.
  6. Rispetta i gruppi che pregano Renzo Malanca di accorciare le tappe.
  7. Ignora chi è in difficoltà così la prossima volta impara a starsene a casa.
  8. Non lamentarti dei disagi e delle fatiche che si affrontano; quella del pellegrino è una patologia mentale alla quale hai deciso liberamente di appartenere.
  9. Rispetta, durante il cammino, l’ambiente e ciò che ti circonda, non calpestare le aiuole e per il resto attieniti alla regola numero cinque.
  10. Collabora, all'arrivo di ogni tappa, all'organizzazione del bivacco e se saccopelista astieniti dal “bombardamento notturno”.